L'8 ottobre 2001 il disastro aereo di Linate provocò la morte di 118 persone. A vent'anni esatti la comunità dell'aeroporto di Fiumicino ha ricordato la tragedia con una Messa in suffragio delle vittime presieduta dal vescovo Ruzza nella parrocchia di Santa Maria degli Angeli. Hanno concelebrato il parroco don Giovanni Soccorsi assieme a don Javier Perez Velazque, parroco di San Benedetto, e don Giuseppe Marangoni, parroco di San Paolo VI. Tra i presenti Ivan Bassato, Marco Pellegrino e Massimo Ilariucci di Aeroporti di Roma.
Nel Vangelo di Luca letto durante la liturgia Gesù afferma che se lui scaccia «i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio». Commentando il brano il vescovo ha spiegato che l'azione di Dio introduce «un cambiamento nella vita delle persone e insegna ad agire in prima persona per operare in vista del bene comune». Con i suoi gesti e le sue parole Gesù ci mostra la presenza del regno di Dio e della sua misericordia già qui in mezzo a noi.
«Se da un lato ricordiamo oggi il grande dolore per la morte delle vittime di Linate, sappiamo pure che quel disastro aereo ha indicato uno spartiacque nella sicurezza», ha aggiunto. Il paradigma «più sicurezza meno morti» è lo stesso proposto da papa Francesco quando «ci dice: più vaccini meno armi, più rispetto per il clima e per il bene comune, messo a rischio anche dalla tecnocrazia che rompe le relazioni tra le persone». L’impegno quotidiano, dunque, deve essere in vista del rispetto della vita umana e della sua dignità. Alla conclusione della celebrazione il presule assieme ai fedeli riuniti in assemblea ha raggiunto il largo antistante la chiesa, dedicato alla memoria della tragedia di Linate. Qui, l'amministratore apostolico ha benedetto la corona in memoria delle vittime posta ai piedi dell'immagine della Madonna di Loreto, protettrice degli aviatori.
Dopo la commemorazione il vescovo ha avuto l'opportunità di vedere in concreto l'impegno nel dotare l'aeroporto di strutture che mettano al centro lo sviluppo sostenibile e la sicurezza. Accompagnato dai responsabili di Adr infrastrutture il presule ha visitato i lavori di ristrutturazione e ampliamento del terminal 1. Le scelte progettuali illustrate dai tecnici hanno evidenziato la cura nel realizzare uno spazio attento all'ambiente con una sua autonomia energetica e accogliente per offrire la migliore esperienza per i viaggiatori.
D'altronde, lo sviluppo del Leonardo Da Vinci, si inserisce in una storia antica di valorizzazione del territorio alla foce del Tevere nell'ambito dei trasporti e dell'accoglienza. Il Museo delle navi di Fiumicino inaugurato nella stessa giornata conferma la vocazione di Fiumicino e delle sue strutture nel favorire lo scambio tra le persone e di farne una proposta culturale. Alla cerimonia erano presenti tra gli altri il ministro della cultura Dario Franceschini, il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, il presidente Claudio De Vincenti e l'ad Marco Troncone di Adr e il direttore generale dei Musei Massimo Osanna, oltre che il vescovo. Il nuovo allestimento con le imbarcazioni antiche, si aggiunge ai porti imperiali di Claudio e Traiano, alla necropoli di Porto e alla basilica di Sant'Ippolito all'Isola Sacra, nell'offrire un sistema di attrattive che tramanda quella cultura del viaggio e dell’incontro che ancora oggi denota una importante risorsa culturale, economica e sociale per il territorio.
Simone Ciampanella
foto Filippo Lentini