La lettera del vescovo
Carissime sorelle e carissimi fratelli in Cristo,
celebriamo con gioia la Giornata dei Migranti, indetta dal nostro amato Papa Francesco per la domenica 26 settembre. Il Papa ha voluto che il tema di questa giornata fosse: “Verso un noi sempre più grande”.
Questo titolo parla in modo chiaro: il fenomeno migratorio caratterizza gli anni del nostro tempo in modo ineludibile e per i credenti l’accoglienza è un compito, una missione, un dovere evangelico. Il dramma della pandemia ha acuito la sofferenza di popolazioni immense e non possiamo girare la testa dinanzi all’ingiustizia della scarsa distribuzione dei vaccini nei paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. Siamo dinanzi ad una sfida determinante per lo sviluppo dell’umanità e ci collochiamo in essa con lo spirito dei discepoli. Scrive il Papa:
Oggi la Chiesa è chiamata a uscire per le strade delle periferie esistenziali per curare chi è ferito e cercare chi è smarrito, senza pregiudizi o paure, senza proselitismo, ma pronta ad allargare la sua tenda per accogliere tutti. Tra gli abitanti delle periferie troveremo tanti migranti e rifugiati, sfollati e vittime di tratta, ai quali il Signore vuole sia manifestato il suo amore e annunciata la sua salvezza. «I flussi migratori contemporanei costituiscono una nuova “frontiera” missionaria, un’occasione privilegiata di annunciare Gesù Cristo e il suo Vangelo senza muoversi dal proprio ambiente, di testimoniare concretamente la fede cristiana nella carità e nel profondo rispetto per altre espressioni religiose. L’incontro con migranti e rifugiati di altre confessioni e religioni è un terreno fecondo per lo sviluppo di un dialogo ecumenico e interreligioso sincero e arricchente» (Discorso ai Direttori Nazionali della Pastorale per i Migranti, 22 settembre 2017).
Vi invito, pertanto, a sollecitare le famiglie delle comunità verso un’accoglienza sempre più attiva e “calda”: sentiamoci un noi che sa abbracciare le persone e sa “leggere” le storie che esse vivono, secondo l’insegnamento di Gesù riferitoci dall’Apostolo Paolo: In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrere lavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che disse: "Si è più beati nel dare che nel ricevere!" (At 20, 35).
Vi benedico con gioia!
+ don Gianrico, Vescovo
Il programma
Parroccia Santi Pietro e Paolo, via Antonio Conti, 189
17.30: Accoglienza
18.00: Saluto del Vicario Generale;
18:05 Presentazione delle comunità dai Cappellani dei Migranti
18:20 Gli Immigrati si raccontano
19:00 Concelebrazione Eucaristica multilingue presieduta dal Vicario Generale Mons. Alberto Mazzola.