«La terra nostra casa» in un oratorio estivo

Le attività con i bambini della parrocchia delle Sante Rufina e Seconda per far conoscere la «Laudato si'»

L’oratorio estivo della Parrocchia delle Sante Rufina e Seconda (OR.EST) a Casalotti è un’esperienza che resta nel cuore perché è animata da una grande forza: la sincera voglia di stare insieme nella semplicità.

Nel clima di questa semplicità abbiamo affrontato, con i nostri bambini, il tema “La Terra nostra casa”, tratto dal documento “Laudato Si'” di Papa Francesco. Ogni giorno sono state affrontate tematiche sull’armonia che ci fa sentire fratelli e sorelle, ma anche sull’armonia tra noi e il creato.

Abbiamo scelto di strutturare il tempo dell’OR.EST dedicandoci in modo particolare a coltivare la relazione e, per questo, le attività svolte, seppur strutturate, lasciano ampio respiro alla reciprocità, alla semplicità, alla spontaneità e alla genuinità.

I ragazzi animatori, supervisionati dagli adulti, guidano con entusiasmo e impegno i bambini nelle diverse dinamiche di gruppo. La differenza di età tra bambini e animatori, non essendo così eccessiva, crea un clima di empatia che contagia chiunque ne faccia esperienza, anche solo indirettamente.

Gli animatori aiutano i bambini a scoprire la bellezza di tante tipologie di gioco, motivandoli e, a loro volta, venendo stimolati dai bambini che, come sappiamo, hanno una loro sapienza tutta da scoprire.

Con una bella intuizione, per contribuire a creare accoglienza e inclusione, abbiamo scelto di dare spazio anche ai giochi di un tempo, che sono i più semplici e per questo anche tanto liberatori e inclusivi. Tanti di noi ricordano con nostalgia quei giochi nei paesini di campagna, il gioco della campana, del sacco, il pallone, con i quali molti adulti sono cresciuti fortificandosi nella fiducia in sé e nell’amicizia.

Proprio come in una grande famiglia, l’esperienza vissuta insieme nelle tre settimane di OR.EST arricchisce e crea momenti di crescita personali per tutti.

Tutti noi, supervisori, animatori, bambini, da questa esperienza veniamo interpellati a confrontare il nostro comportamento con i valori dell’amicizia e dello stare insieme. È così che si impara passo passo a rispettare l’altro.

La nostra unicità ha il sapore di famiglia, perché crediamo fermamente in questo: i bambini che si sentono accolti con semplicità e rispettati sono bambini che sviluppano a pieno il loro potenziale e riusciranno a diventare le persone uniche che sono chiamate ad essere.

Con tanta riconoscenza per i genitori che ce li affidano, desideriamo continuare a dare il nostro piccolo contributo e accompagnarli a maturare, imparando a seguire le regole della vita comunitaria e sociale, conservando la loro vitalità ed esuberanza contagiose.

Un grande grazie a tutti coloro che si sono adoperati senza risparmiarsi per la buona riuscita di questa “missione”.

 

Mirta Di Nicola

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