«È il mistero di gaudio della Visitazione la sorgente di Grazia per ogni ancella della Visitazione, per la quale il Signore ci rende capaci di lodare, amare e servire con gioia», sono le parole con cui lunedì scorso suor Maddalena Ergasti ha salutato le consacrate di cui lei è madre generale.
Nel giorno in cui la chiesa ricorda la visita di Maria a Elisabetta le religiose hanno festeggiato la Madonna con una Messa nel Santuario della Visitazione a Santa Marinella. La chiesa, dedicata nel 1988 dall’allora vescovo portuense Diego Bona, è il cuore dell’Oasi Tabor, il luogo dove le ancelle accolgono e accompagnano gli anziani, tra cui diversi sacerdoti. Fu ma- dre Vincenza Minet a fondare l’istituto nel 1978 per continuare l’opera iniziata come Figlia di San Paolo.
Durante la celebrazione presieduta dal vescovo emerito Gino Reali le ancelle hanno ricordato gli anniversari delle consorelle, tra cui le suore Ave e Joseph arrivate ai 65 anni di vita consacrata. Nel racconto evangelico il vescovo ha sottolineato come il viaggio di Maria verso una zona montuosa per raggiungere Elisabetta sia immagine della fatica con cui il discepolo si confronta per l’incontro tra noi e Dio.
Il dialogo tra le due donne ci insegna poi che «per leggere la nostra storia dobbiamo entrare nel cammino degli altri. Il Signore ci ha posto accanto fratelli e sorelle perché vivessimo nella comunione», pertanto quanto accade agli altri ci deve riguardare. Per chi è consacrato, ha aggiunto il presule rivolgendosi alle ancelle, la comunione con gli altri esprime un aspetto necessario della vocazione, che ci chiede di «approfondire la missione che nasce dalla Parola del Signore».