Il giorno dell'addio

Chiude definitivamente il convento francescano di Santa Severa
3 Maggio 2021, Domenica di Pentecoste: "Rev.mo Padre, Fra Carlos Alberto Trovarelli,(Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori conventuali), Rev. mi Padri tutti, i parrocchiani della Parrocchia di Sant’Angela Merici vogliono manifestarvi la loro vicinanza in questo momento commovente che segna il vostro “addio” a Santa Severa..” dal saluto di d. Stefano Fumagalli, parroco. E così, rimarrà, questo giorno, una data indelebile perché l’ultima pagina della storia lunga settanta anni e scritta giorno dopo giorno dai padri Conventuali con la Santa Messa di Ringraziamento al Signore e gli addii finali, è giunta a conclusione. Il libro è chiuso e lo possiamo riporre nello scaffale della memoria.

Come dimenticare che in quelle pagine ri-troviamo i nomi di religiosi di ieri e di oggi? come dimenticare che quelle pagine parlano di questo luogo di spiritualità, pace e di silenzio contemplativo che non rimarrà così come lo abbiamo conosciuto sino ad ora. E troviamo anche scritto che questo luogo, era tanto caro a San Giovanni Paolo II che da Romano Pontefice vi soggiornò più volte? come non leggervi di questo ampio spazio, semplice nella struttura architettonica e, tuttavia, così ricco di umanità rappresentata da tutti i Minori Conventuali succedutisi nei decenni, tanto da essere frequentato pure da due Presidenti della Repubblica Italiana con le famiglie? come possiamo dimenticare che vi ri-troveremo i volti di tanti fedeli che vi sostavano per ore ed ore in preghiera davanti al quadro di Gesù Misericordioso, o al Crocefisso di san Damiano o alla bellissima statua della Beata Vergine Maria posti sopra l’altare, o al simulacro  di san Francesco d’Assisi oppure ai piedi di santa Rita da Cascia o sant’Antonio da Padova o san Massimiliano Kolbe? Ebbene, questi saranno i nostri incancellabili ricordi che ri-troveremo nel libro della storia del Convento dell’Immacolata; e avremo sempre con noi quelle memorie che mai svaniranno, che nemmeno il tempo che trascorre per chiunque, attenuerà o affievolirà poiché è certo dopo ieri, tutti questi trascorsi, sono bene impressi, in ciascuno di noi e nel libro. 


La comunità parrocchiale, “colpita e ferita” dalla vicenda del Convento che si è consumata subito dopo la salita al Cielo di padre Mariano,  guidata da d. Stefano si è stretta commossa e particolarmente affettuosa, attorno a colui che sino all’ultimo ha vissuto in questo sacro luogo: padre Nicodemo ottantaseienne, decano dei padri con oltre quaranta anni di vita, e servizio al Signore, a Maria e ai Santi, vissuti a Santa Severa con attenzione verso i fedeli e i confratelli, con la mitezza e la dolcezza che sempre ha dimostrato e lo ha caratterizzato; e con lui ci piace ricordare fra Stanislao, frate dalle “mani d’oro” capace di effettuare qualsiasi cosa - doni del Signore a lui - che qui è appositamente ritornato, dopo sette anni d’assenza, dalla Polonia per supportare le operazioni di smontaggio dei sacri arredi come l’altare ed altro ancora, e stare vicino a padre Nicodemo.


Il Ministro Generale fra Trovarelli, coi padri che lo accompagnavano, ha presieduto la Santa Eucaristia e  insieme a loro hanno concelebrato don Domenico Giannandrea, parroco di Marina di Cerveteri nonchè Vicario foraneo e don Stefano Fumagalli unitamente a tantissimi fedeli del luogo, altri provenienti da Roma, e fedeli polacchi giunti da altre città del territorio come Ladispoli e Santa Marinella etc. Significativa è stata l’animazione liturgica dei fedeli polacchi e santaseverini che, nelle loro lingue tipiche, si sono alternati ai canti sacri durante la Santa Messa. Per l’ultima volta il giardino ha ospitato coloro che, distanziati, vi hanno preso posto come nelle estati passate. E la solenne benedizione finale coi saluti del Ministro Generale e di d. Stefano: “…concludo questo breve saluto con la Benedizione cara al Vostro Santo Fondatore: "Il Signore ti benedica e ti custodisca, mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te. Rivolga verso di te il suo sguardo e ti dia pace. Il Signore benedica te". Il Signore Vi Benedica e vi accompagni sempre nella Vostra Missione!”.
Alla fine il Santissimo Sacramento è stato portato nella chiesa parrocchiale di Sant’Angela Merici è riposto nel Tabernacolo da parte di d. Stefano e di padre Nicodemo. A Gesù e a Maria Immacolata, ai Santi cui siamo devoti da questo luogo, eleviamo suppliche di avere pietà di quegli uomini che renderanno così diverso questo posto.

Alessandro Pielich
 
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