San Marco, il cardinale Re a Pantan Monastero

La festa patronale nella parrocchia di Roma

Il 25 aprile la comunità di Pantan Monastero a Roma ha festeggiato San Marco, patrono della parrocchia assieme a Pio X. Per l'occasione il parroco don Cristoforo Dudala ha invitato il cardinale Giovanni Battista Re a presiedere la Messa in onore del santo evangelista. Il sacerdote ha ringraziato il cardinale per la sua presenza, portando il saluto del vescovo Reali, il quale per la celebrazione ha offerto al decano del collegio cardinalizio il pastorale appartenuto al cardinale Pietro Gasparri. Fu Gasparri a sottoscrivere i Patti lateranensi nel 1929 come segretario di Stato della Santa Sede.

Re nella sua omelia ha invitato i fedeli a camminare sulle impronte del loro protettore. Come il giovane Marco affascinato da Gesù anche noi dobbiamo riscoprire il fascino verso il Salvatore. Re ha poi sottolineato il coraggio e la disponibilità dell'evangelista nell'accogliere Pietro nella sua casa a Gerusalemme. Di Marco il porporato ha poi ricordato il ruolo come segretario di Pietro e come compagno di Paolo nel suo primo viaggio missionario. Alla fine della celebrazione la comunità ha donato al cardinale un crocifisso scolpito da Mario Spaghetti. 
 
La figura del patrono era stata al centro del triduo di preparazione alla festa. Nel primo dei tre giorni padre Lorenzo Gallizioli, parroco di Santa Maria di Loreto, ha suggerito di riflettere sulla presenza di Dio nella nostre scelte quotidiane. Nello studio, nel lavoro e in nelle altre attività dobbiamo sempre avere come riferimento l'insegnamento del Vangelo. Il secondo giorno don Federico Tartaglia, parroco della Natività di Maria Santissima, ha ricordato alcuni caratteri del vangelo marciano: il suo autore mette in evidenza la persona di Gesù. Don Luigi Portaruolo, amico della parrocchia, ha invece proposto di guardare Marco come modello per ricordare l'immagine di Cristo buon pastore.
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