Lo stupore per la creazione

Le iniziative del Circolo Laudato si' nelle Selve

Vedere i bambini che piantano alberi è cosa rara al giorno d’oggi. Osservarli poi mentre, emozionati, si sporcano le mani con la terra per scavare, seminare, piantare, o mentre versano l’acqua, suscita un particolare senso di gioia, quella sensazione primitiva, semplice, autentica che deriva dalla visione congiunta di bambini e terra: i bambini come i fiori che sbocciano dalla terra, madre che li (ri)genera: niente di più… naturale, a cui però di fatto non si è più abituati. Il rapporto degli umani con la Terra è troppo compromesso, ha perso la sua naturalità, per diventare qualcosa di alternativo, di eco-chic.

Da qui il tentativo del Circolo Laudato Si’ nelle Selve di riportare i bambini alla Terra, all’amore per il Creato, opera di Dio nelle loro mani: un primo esperimento è stato fatto nel mese di marzo quando i bambini di due classi di catechismo della parrocchia Natività di Maria Santissima a Selva Candida sono stati coinvolti nella piantumazione di due alberi nel parco Francesco Salerno. Attrezzati di palette, annaffiatoi e acqua, e accompagnati da genitori, catechiste e dal parroco don Federico Tartaglia, bambine e bambini, non prima di aver ascoltato una breve spiegazione sull’importanza di ciò che stavano per fare, hanno partecipato attivamente e divertiti alla messa a dimora dei due piccoli gelsi.

La sensibilizzazione dei bambini e delle loro famiglie, così come della comunità parrocchiale, è stata rafforzata dall’iniziativa della “Quaresima ecologica” contenente diverse proposte concrete per iniziare a prendere consapevolezza della situazione in cui viviamo, ad analizzare criticamente i nostri consumi, a modificarli per rendere più sostenibile il nostro modo di vivere, richiamando esplicitamente quanto espresso dal Papa nell’enciclica Laudato Si’: evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via.

È stata altresì proposta alla comunità la donazione di piante e alberi per riforestare il parco del quartiere e quello della parrocchia, e la diffusione del messaggio chiave del Circolo: “+Eco –Ego” attraverso la stampa di Tshirt che esortano a pensare meno a noi stessi (meno ego) e più alla natura (più eco) per rendere la terra di nuovo un pianeta felice (per donare alberi/piante e ordinare le T-shirt si può scrivere a circololaudato@gmail.com).

Anche l’incontro online del Circolo, dal titolo “La sapienza della Terra”, tenutosi lo scorso 21 marzo, è stato ispirato a questa tematica, focalizzando proprio il rapporto essere umano-terra. Le riflessioni sono state guidate da una monaca di Bose, che ha introdotto l’esperienza del monachesimo nel rapporto con la terra, dalla tradizione fino ai nostri giorni, e poi da un’agronoma e imprenditrice romana che sperimenta quotidianamente l’agroecologia e l’agricoltura sociale.

Il ritorno alla Terra e alla cura della Casa comune ci aiuterà a rinverdire non solo l’ambiente che ci circonda, ma anche, e soprattutto, i nostri animi, perché come scrive il Papa nella Laudato Si’: «La pace interiore delle persone è molto legata alla cura dell’ecologia e al bene comune, perché, autenticamente vissuta, si riflette in uno stile di vita equilibrato unito a una capacità di stupore che conduce alla profondità della vita».

 

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