Nella Domenica delle Palme la cattedrale dei Sacri Cuori di Gesù e Maria ha accolto i fedeli nel rispetto delle normative anti-Covid 19. Grazie al servizio di accoglienza e all’allestimento del piazzale davanti alla chiesa molti fedeli hanno potuto partecipare alla celebrazione presieduta dal vescovo Reali. Il presule ha benedetto i rami d’ulivo all’ingresso del tempio accompagnato dal parroco don Giuseppe Colaci e da don Angelo Alavaredo Velasquez, vicario collaboratore.
La domenica che apre la Settimana Santa richiama tutti, attratti da quelle foglie che ricordano l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Segni della pace del Signore, ma anche del cambiamento di atteggiamento nei confronti di Gesù: da salvatore a uomo da mettere in croce. Nel racconto della Passione il vescovo ha posto l’attenzione su tre personaggi su cui misurare la nostra vita e la nostra fede. La donna di cui non conosciamo il nome ha versato il profumo «onorando il corpo di Gesù» ha sottolineato il vescovo: «Con il suo gesto ci avverte di non prendere a prestito i poveri per parlare di carità quando quella che facciamo non è carità».
La seconda figura su cui porre attenzione è quella del centurione: «con la sua professione di fede egli ci invita a riconoscere la presenza del Signore morto e risorto nella vita», ha continuato il presule. Infine, il pastore ha soffermato la sua riflessione su Simone di Cirene, che si trova a portare la croce con Gesù. Agli occhi del cireneo Gesù «sarà apparso come un povero disgraziato. Egli si trova improvvisamente coinvolto nella vita del Signore. Anche noi come lui dobbiamo essere disposti alla carità improvvisa, qualunque sia lo stato di chi abbiamo difronte, senza tirarci indietro davanti ai più bisognosi», ha concluso il vescovo.
(Sim.Cia)
(29/03/2021)