«Con la Chiesa attraverso la storia» è il tema dell’assemblea ecclesiale che si terrà sabato prossimo al Centro pastorale in via della Storta 783. Il programma prevede la Messa alle 8 con il mandato agli operatori di pastorale battesimale. Alle 9.30 il saluto e l’introduzione del vescovo Reali, a cui seguirà la relazione del vescovo Rino Fisichela, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Poi spazio per la discussione e la conclusione del pastore.
A 900 anni dall’unione delle diocesi di Porto e di Santa Rufina, la Chiesa diocesana continua a ragionare su questo lungo cammino di fede. Nel 2019 l’assemblea aveva iniziato la riflessione sulla relazione della comunità cristiana con il suo territorio, partendo dalla frase “ex duabus una” (da due, una) riferita al decreto di papa Callisto II del 1120. Il cardinale Bassetti e il direttore di Avvenire Tarquinio avevano dunque offerto degli spunti sulla connessione tra comunione e missione. E nel riferimento al vangelo di Marco appariva chiaro il comando di Gesù che sceglie i suoi discepoli per mandarli a predicare. L’incontro del 26 settembre prosegue il cammino del Giubileo diocesano guardando il Cristo di Matteo pronunciare una promessa: «Questo vangelo del Regno sarà annunciato in tutto il mondo». Il passo del capitolo 24 dialoga con il titolo dell’assemblea nella ricerca di quanto sia l’essenziale della presenza della Chiesa nel suo territorio.
«Il tema che abbiamo scelto – spiega il vescovo Reali – indica da un lato la partecipazione viva della comunità cristiana lungo i secoli della storia e dall’altro lato la sua rilevanza nelle storie delle persone, di quelle che sono state, di quelle che sono e di quelle che saranno. Questi due binari partono da una sorgente che è anche la tappa verso cui si dirigono: il cuore del Vangelo, ascoltato e trasmesso. La storia di Porto–Santa Rufina dice la capacità dei cristiani di essere lievito per costruire, pur nelle difficoltà, la comunione in un territorio segnato dalla frammentazione e dalla forte esperienza della precarietà».
Storia travagliata quella di Porto–Santa Rufina: dallo splendore delle origini c’è stato un lento e graduale abbandono dovuto anche a una terra diventata sempre più ostile. Negli ultimi cento anni la rinascita della campagna e la ripresa delle attività di mare hanno determinato lo sviluppo di centri urbani e l’aumento della popolazione. Fenomeno amplificato in questi negli ultimi venti anni, con nuove sfide a cui la Chiesa ha cercato di rispondere con le sue possibilità. Ma, che di fatto continuano a esigere l’annuncio della buona novella.
Al vescovo Fisichella, che ha presentato il nuovo direttorio della catechesi, il compito di segnalare priorità e modalità per rispondere alle molte sollecitazioni di evangelizzazione chieste da papa Francesco nella sua prima esortazione apostolica. Il suo intervento, mutuato dal numero 36 di Evangelii gaudium, sarà “Dal cuore del Vangelo per testimoniare la salvezza di Dio”.
«Papa Francesco – conclude il vescovo Reali – ci ricorda che ogni tempo e ogni luogo sollecitano la creatività della fede, l’assemblea è l’esperienza privilegiata della comunione ecclesiale che ci insegna a costruire insieme percorsi di fraternità e di attenzione ai più fragili, che in questo tempo di pandemia ci segnalano la loro condizione e attendono di vedere da tutti parole e opere di salvezza».
Simone Ciampanella