Finalmente si realizza

Proseguono i lavori del nuovo complesso parrocchiale dei Santi Mario, Marta, Audìface e Abaco in Via Boccea
Proseguono a spron battuto i lavori per la costruzione del nuovo complesso parrocchiale dedicato ai martiri Mario, Marta, Audiface e Abaco, lungo la via Boccea. Dopo il fermo forzato nel periodo della quarantena, gli scorsi mesi, il cantiere ha ripreso la sua normale attività. Sono state gettate le fondamenta e già si vede l’impianto dell’aula destinata al culto, la casa canonica e gli altri locali per la pastorale. Il progetto prevede una Chiesa di circa 500 metri quadrati, più dieci aule per il catechismo, un ampio salone e una casa per i sacerdoti che può ospitare fino a tre religiosi a servizio della Parrocchia. All’esterno, rimane molto spazio per i campi da gioco, i cortili e i parcheggi per le automobili. 

“La Chiesa – afferma il Parroco Padre Lorenzo Gallizioli – avrà un taglio moderno ma non troppo, quindi sarà assolutamente riconoscibile, come è giusto che sia. Potrà accogliere trecento fedeli comodamente seduti, più i posti in piedi. Spazi ampi e luminosi anche per i locali destinati al catechismo e alle altre attività pastorali”. Insomma, ciò di cui la Parrocchia di Santa Maria di Loreto, lungo la Via Boccea all’estrema periferia del Comune di Roma, aveva urgente bisogno da anni, tenendo conto del fatto che qui non esistono altri luoghi di aggregazione per la popolazione. 

“Da moltissimi anni le attività pastorali si svolgono in spazi di fortuna ed era necessario mettere a disposizione di grandi e piccoli qualcosa che fosse finalmente degno – continua Padre Gallizioli – è la seconda volta che mi dedico alla costruzione di un complesso parrocchiale, anche se la realtà della periferia romana è abbastanza diversa da Cerveteri, dove ho avuto la gioia di stare per vent’anni e costruire la Chiesa dedicata alla Santissima Trinità”. 

Per quanto riguarda l’aspetto economico, come sempre la parte maggiore della spesa viene sostenuta dai fondi dell’OttoPerMille, più un intervento da parte della Diocesi; ma anche la comunità parrocchiale dovrà impegnarsi economicamente; “nei prossimi mesi i parrocchiani vedranno venir su la loro nuova casa, con tanto di campanile, e questo certamente li spronerà a fare ciascuno la propria parte” – conclude Padre Lorenzo. E noi continueremo a dar conto del progresso del cantiere, che è l’ultimo, in ordine di tempo, dei tanti progetti di costruzione e riqualificazione portati avanti con grande impegno dagli uffici della Diocesi.  (RED. – r.l.)
 
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