Padre Pietro, 50 anni nella pratica della misericordia

Alla Trinità di Cerveteri l'anniversario del sacerdote della Sacra famiglia di Bergamo

«Davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo». È la festa dei Santi Pietro e Paolo, mentre il vescovo Reali ordina in Cattedrale un nuovo sacerdote, padre Pietro Ceroni ringrazia Dio per i cinquant’anni di ministero presbiterale attraverso le parole dell’apostolo che porta il suo nome. Con il religioso della Sacra famiglia di Bergamo concelebrano i sacerdoti della forania di Cerveteri–Ladispoli– Santa Marinella, riuniti nella parrocchia della Santissima Trinità, dove lui è vicario.

«Il numero degli anni – ha spiegato nell’omelia – dovrebbe contare solo per misurare il grado di responsabilità che si è avuta nell’annuncio del Vangelo e nella pratica della misericordia». Per scandire il tempo conviene invece pensare alle «tante persone conosciute e sconosciute, vicine e lontane, che hanno ricevuto grazia, consolazione, discernimento dal ministero di verità e carità». Nei gesti e nelle parole del prete, Dio si rivela come amore per donare fiducia e trasmettere la sua grazia; le mani di Gesù che spezza il pane e lo dà ai suoi discepoli, continua padre Ceroni «si moltiplicano in tante mani di sacerdoti che celebrano i sacramenti, liberano le persone dal peso della colpa e del peccato, le consolano nella ma-lattia, le incoraggiano nel lavoro, le accompagnano nei momenti della prova. E tutti gli anni del ministero si traducono nella semplice preghiera: Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me».

Ma c’è un rischio, rimanere sul monte Tabor rinunciando a scendere a valle per condividere le sofferenze della gente. Per partecipare del “regno” ed essere pellegrini verso la Gerusalemme celeste, avverte Ceroni, bisogna mantenere vivo l’invito di papa Francesco che «ci esorta continuamente ad uscire dal recinto delle nostre sicurezze, a tentare nuove vie, anche a costo di inciampare e sbagliare nelle scelte personali e comunitarie, perché è meglio “una chiesa incidentata” che una chiesa separata dalla gente e dai suoi problemi». Il religioso conclude la sua meditazione invocando la protezione di Gesù e alla Madonna con una preghiera che raccoglie lo stupore della vocazione: «Tramonta il sole, ma è ancora un mistero/ la tua chiamata e la mia risposta». Auguri padre Pietro. 

Simone Ciampanella

 

Omelia di padre Pietro Ceroni

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