Le restrizioni dovute all’emergenza coronavirus hanno messo in seria difficoltà la vita di molte famiglie, richiedendo ai discepoli di Gesù una vicinanza attiva e amica a chi è nel bisogno. La parrocchia romana di Santa Rita a Casalotti ha fatto da subito richiesta alle persone tramite social network e altri canali classici per raccogliere alimenti e beni di prima necessità.
L’aiuto non si è fatto attendere: a partire dagli abitanti del quartiere, dalle associazioni locali e dalla collaborazione con il supermercato Agorà e i carabinieri della stazione di Casalotti. Con grande generosità, umiltà e anonimato in molti hanno contribuito ad alimentare le scorte alimentari: chi con una busta, chi con dei pacchi, chi con più generi alimentari. Il lavoro degli operatori della Caritas è stato encomiabile. Hanno riorganizzato tutta la distribuzione, visto l’incremento di persone bisognose, quasi triplicato rispetto alla normalità. La carità è viva, la Chiesa è viva, la parrocchia è viva e mantiene, nonostante le momentanee limitazioni una fede presente e attiva.
Come pastore della comunità ci tengo particolarmente a ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per aiutare la Caritas parrocchiale e ci tengo a ribadire che nei prossimi mesi la sfida sarà ancora più ardua e dunque dobbiamo mantenere la stessa carità e aiuto fraterno: in quel fratello bisognoso c’è Cristo, in quella famiglia in difficoltà c’è la Santa famiglia di Nazareth. Serviranno ancora alimenti per adulti, per bambini, per anziani e per quelle persone sole abbandonate e senza lavoro che non godono di aiuti o sussidi. Ringrazio sempre il Signore che mai fa mancare, attraverso la sua provvidenza, il suo aiuto in quelle necessità principali di cui si ha bisogno. E spesso questa divina provvidenza si manifesta attraverso le persone come strumenti nelle mani del Signore. Che il Signore benedica tutti.
Lulash Brrakay, parroco