Anche quest'anno la Quaresima si è aperta con un segno di speranza: l'ammissione dei "catecumeni" ai Sacramenti dell'Iniziazione Cristiana. Concretamente, si tratta di grandi e piccoli che, entrati in contatto con la Chiesa, hanno cominciato a conoscere ed amare il Signore Gesù, sono stati affidati a catechisti che li hanno guidati aiutandoli a scoprire la bellezza della fede e della vita di fraternità, e quindi sono pronti per ricevere il Battesimo. Trattandosi di persone grandi, la responsabilità di accoglierli nella Chiesa passa dai Parroci al Vescovo. E' quindi il Vescovo che, ufficialmente, ammette questi nostri fratelli a ricevere il Battesimo - per i più piccoli - , la Cresima e l'Eucaristia - per i più grandi.
Italiani e non, uomini e donne, piccoli e grandi: ogni anno la Cattedrale, che è la madre di tutte le Chiese della Diocesi, accoglie questi nuovi figli e il Vescovo esprime, a nome di tutti, la gioia di una fraternità che s'allarga. Il Regno di Dio cresce, il seme piantato in terra, si dorma o si vegli, porta frutto. E' quindi un segno di consolazione e di speranza, mostra che le nostre comunità sanno ancora accogliere e favorire cammini di fede. Se potessimo intervistare queste persone, emozionate anche solo dal dovere dire e scrivere il proprio nome sul registro, davanti al Vescovo, ci direbbero la loro gratitudine verso quel Sacerdote, il catechista, o anche il collega o il coniuge, grazie al quale è nata la domanda della fede.
Riceveranno i sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell'Eucaristia, nel tempo pasquale, ciascuno nella propria comunità. L'augurio è che continuino a camminare insieme a tutti noialtri, e che ci aiutino, loro, gli ultimi arrivati, a riscoprire quel dono che a noi è stato fatto tanto tempo fa, appena nati, e che deve essere brillare sempre di nuova luce, e tenuto in alto, coraggiosamente, davanti a Dio che ci ha chiamato a servirlo e agli uomini, che ancora s'illudono di poter fare a meno di Cristo. (Red. - r.l.)