Lucia fa vedere Cristo, la vera luce del mondo

Festa della patrona a Pontestorto

Noi siamo una borgata ancora senza le grandi radici storiche, siamo privi di una lunga tradizione che ci dia una vera identità (la Parrocchia ha 58 anni di vita). Come in tante periferie delle grandi città facciamo fatica ad aggregare i fedeli per fare una grande festa religiosa… per quella profana si fa presto ad attirare la gente ma anche questa mica più di tanto. Una bella parte delle persone attaccate alla Chiesa hanno una certa devozione alla Santa Patrona. Nel Triduo di preparazione abbiamo riflettuto sulla vita della Santa di Siracusa e sulla genuina devozione, che è molto più di quanto si vede nelle manifestazioni festaiole o nei riconoscenti “miracolati” guariti dalla vista per sua intercessione. La devozione vera è imitazione di questa giovane italiana dei primi e difficili tempi del cristianesimo, che innanzitutto ha saputo amare Gesù al di sopra di ogni cosa, ha voluto consacrarsi a Lui in corpo e anima, e l’ha espresso aiutando i pover e servendo i malati e finalmente compiendo il supremo gesto di fede e di amore al Signore col suo glorioso martirio nell’anno 304. Abbiamo inserito la festa nel contesto dell’Anno Giubilare Diocesano, nella celebrazione di una lunga storia di testimoni della fede e della carità.

Questo 13 dicembre è capitata la “tempesta di Santa Lucia” e perciò la processione non siamo riusciti a farla per le vie delle Terrazze né andando alla casa cura per anziani “Livia Tiberina” ma sotto il porticato della Chiesa. Lucia viene dal latino “lux”, luce, per ciò ci ricorda che la fede è la luce di Cristo, quella della verità e della vita su questa terra e per l’eternità. Ecco perché i nostri bambini, come in questi ultimi anni, hanno fatto la nostra processione indossando in testa la coroncina con le candeline, come fanno i loro coetanei devoti in Svezia. In questo modo didattico abbiamo voluto far vedere il bisogno che tutti abbiamo di formare la nostra coscienza e di irrobustire la nostra volontà con la grazia di Dio sottomettendola nell’obbedienza al grande ideale del Vangelo, che illumina la vita degli altri.

I bambini ci insegnano a noi agli adulti la gioia della festa. Grazie alle catechiste i bambini sia nella Messa che prima della cena hanno cantato dei bellissimi canti natalizi e, in questo modo, hanno trascinato le loro famiglie a questo spazio di evangelizzazione, condivisione e comunione ecclesiale. Lo spettacolo dei fuochi d’artificio a guardarli erano più belli sentendo le loro spontanee espressioni di gioioso stupore.

La mattina del sabato 14 i bambini hanno giocato in Oratorio, poi abbiamo fatto un pranzo natalizio per alcune famiglie bisognose con l’aiuto della Caritas Parrocchiale e del Comune e, al pomeriggio, c’è stato uno spettacolino per i bambini sponsorizzato dal Comune. La domenica 15 nella Messa delle 11,00 abbiamo ringraziato Dio per questa festa che abbiamo celebrato a gloria di Dio e per la crescita della comunità nella fede, la speranza e la carità cristiana.

José Manuel Torres Origel, parroco

 
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