Mercoledì 11 settembre a La Storta la Messa in suffragio del Card. Etchegaray


AVVISO
 

Mercoledì 11 Settembre, alle ore 18.30,
presso la Chiesa Cattedrale a La Storta,
Mons. Vescovo presiederà una Santa Messa di suffragio
in memoria del Cardinale Roger Etchegaray. 
 
 
È morto nella serata del 4 settembre a Cambo-Les Bains, nella diocesi di Bayonne, a pochi chilometri dalla natia Espelette in Francia, dove si era ritirato da due anni, il cardinale francese Roger Etchegaray, 96 anni, già presidente del Pontificio consiglio Giustizia e Pace, protagonista di delicate missioni diplomatiche per conto della Santa Sede in situazioni "impossibili" come quando nel 2003 volò da Saddam Hussein per cercare di scongiurare la guerra. Altra sua coraggiosa missione fu il primo maggio 2002 a Gerusalemme, per chiedere la pace in Medio oriente.

Uomo di straordinaria levatura spirituale e culturale, Etchegaray era nato il 25 settembre 1922 nella regione basca francese. Sacerdote dal 1946, fu nominato nel 1969 vescovo ausiliare di Parigi da Paolo VI e nel 1970 arcivescovo di Marsiglia. Fu Giovanni Paolo II a crearlo cardinale nel 1979 chiamandolo sei anni dopo in Curia a Roma. 
 
Episodio celebre del quale fu suo malgrado protagonista, la notte di Natale 2009 in San Pietro, la tentata aggressione a Benedetto XVI da parte di una squilibrata: proteggendo il Papa cadde riportando la frattura del femore. Il suo pensiero negli auguri natalizi 2017 ne rende la limpidezza della fede: «Credo che Dio è tutto nuovo ogni mattina, e che il suo Vangelo mi rende nuovo ogni mattina».
 
FONTE: Avvenire, 5 settembre 2019
 

Messagio del Vescovo Gino Reali
per la morte del Cardinale Roger Etchegaray

Alla Chiesa di Porto-Santa Rufina,

Sua Eminenza Roger Etchegaray, cardinale vescovo del titolo di Porto-Santa Rufina e presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio "Cor Unum", è morto il 4 settembre a Cambo-les-Bains nella sua diocesi natale di Bayonne.

Nato ad Espelette il 25 settembre del 1922, fu ordinato sacerdote il 13 luglio 1947. Nel 1969 Paolo VI lo nominò Ausiliare per l’arcidiocesi di Parigi e l’anno successivo Arcivescovo di Marsiglia. Giovanni Paolo II lo creò cardinale nel 1979. Nel 1984 fu nominato presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum". Il 24 giugno 1998 ha ricevuto il titolo di Porto-Santa Rufina.

Il cardinale Etchegaray ha servito la Chiesa con fedeltà e generosità lavorando ogni giorno per la pace e la solidarietà tra tutti gli uomini, con un’attenzione continua ai più poveri della Terra. Ha seguito la vita della nostra diocesi con l’affetto di un padre che insegna la strada dell’incontro. Luoghi lontani e storie complesse hanno visto incarnati nel vescovo Roger le parole del dialogo, dove la chiusura creava muri, l’abbraccio della riconciliazione, dove l’odio preparava la guerra, il sorriso della fraternità, dove gli uomini non si riconoscevano fratelli.

Il cardinale più volte mi ha espresso il rammarico di non poter esser presente in diocesi come avrebbe voluto a causa dei suoi impegni che lo portavano nelle vie più lontane del mondo. Noi lo ringraziamo perché tante volte abbiamo potuto attingere al calore della sua umanità e alla sua fedeltà al Vangelo. Ricordiamo la sua presenza in occasione della riapertura al culto della cattedrale dopo i lavori di restauro nel 2010. Allora guidò l’Eucarestia leggendo nell’immagine della chiesa madre della diocesi la proposta per una rinnovata spinta evangelica nel territorio e fra la gente. 

Fedeli sono stati i suoi messaggi in occasione del Natale, della Pasqua e delle principali festività della diocesi. In ognuno di essi ha ripetuto l’affetto per la nostra Chiesa e l’incoraggiamento al vescovo, ai sacerdoti e ai fedeli a seguire Gesù e ad approfondire la comunione con lui. Nel nostro ultimo incontro, prima del suo ritorno definitivo in Francia, mi ha consegnato in poche parole un vero e proprio testamento spirituale: «Gesù è l’accoglienza viva. È la sua vita oltre le parole che ce lo insegna. Quindi l’altro merita lo stesso rispetto dovuto a Dio. È difficile praticare questo. Eppure è la nostra prospettiva cattolica che ci parla di fratellanza. Io mi sento veramente fratello di tutta l’umanità, grazie anche al fatto di aver viaggiato per il servizio affidatomi. È un dono di cui ringrazio il Signore ogni giorno».

Salutiamo con affetto il nostro cardinale e lo accompagniamo con la preghiera nel suo ultimo viaggio, quello che lo conduce a vedere il Signore e le donne e gli uomini, fratelli e sorelle nella sofferenza che egli ha accompagnato sulla via della pace. Assieme lo ricorderemo in una Messa di suffragio in cattedrale l’11 settembre 2019 alle ore 18.30, e con lui affideremo alla misericordia di Dio tutte le sorelle e i fratelli defunti della nostra Chiesa.

+ Gino Reali
Vescovo di Porto-Santa Rufina

 
 

 

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