Un cammino di luce

La processione dell'Assunta a Fregene

Come accade da moltissimo tempo la sera della vigilia della festa dell'Assunta a Fregene si svolge la processione comunitaria dedicata alla Patrona della Parrocchia e della cittadina balneare. Così alle 20.45, accompagnata dalla banda, dalle autorità civili, dalle forze dell'ordine e dai tanti laboriosi volontari della Protezione Civile locale, la statua della Madonna ha lasciato la Parrocchia per attraversare in corteo, con in testa il parroco don Antonio Piro, le strade che lambiscono il centro della località balneare. Suggestive le sensazioni che hanno accompagnato i partecipanti, che passavano attraverso il silenzio e il buio di alcuni angoli del paese fino agli spazi illuminati a festa e riempiti di canti e preghiere. A metà percorso la sosta presso la caserma dei Carabinieri dove è stata benedetta un'immagine della Virgo Fedelis posta nel giardino dai militari di stanza a Fregene.

Poi il ritorno verso la Chiesa parrocchiale, con un gruppo via via più numeroso composto da Fregenati e villeggianti, con gli uni che si saldavano agli altri come accade in ogni comunità cristiana che si rispetti. E sopra il portone di "casa" ecco ad accogliere tutti la piccola statua della Madonna con bambino (voluta dalle donne di Fregene in ricordo di Bruna Pierlorenzi Ceotto, l'ostetrica che ha fatto nascere tre generazioni di fregenesi). Quasi a ricordare ai partecipanti che per arrivare a suo Figlio e contemplare il suo splendore di grazia bisogna recuperare lo stupore e il candore dei bambini. Alla fine di una serata sobria ma illuminata dalla Stella più bella di ogni firmamento, la benedizione del parroco e ancora un po' di lavoro per i generosi volontari di Protezione Civile, all'opera fin dal primo pomeriggio per garantire al meglio e in sicurezza il trasporto dell'immagine della Madonna. Poi tutti a casa, ma col cuore pieno di gioia per aver ancora una volta ricevuto la grazia e la benedizione della nostra Madre celeste. 

Lorenzo D'Angelantonio
 
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