«Dopo tanti anni d'impegno della comunità locale mi pare assurdo interrompere progetti di integrazione bene avviati con la partecipazione di tanti cittadini e volontari delle diocesi. Anche il metodo di trasferimento non mi pare dignitoso per donne, uomini e bambini che hanno alle spalle storie drammatiche. Quale futuro offriamo a queste persone? Quale immagine di civiltà stiamo dando? Prego per questa gente perché non perda la speranza e trovi la giusta accoglienza», lo ha dichiarato mons. Gino Reali, vescovo di Porto-Santa Rufina, riguardo al trasferimento degli ospiti del Cara di Castelnuovo di Porto iniziati questa mattina.
22/01/2018