Il 28 novembre il vescovo Reali ha incontrato i responsabili, sacerdoti e laici, dei migranti cattolici. La riunione avvenuta nella curia vescovile è stata introdotta da Enzo Crialesi, direttore Migrantes. Monsignor Reali ha chiesto che il discorso migranti acquisti in diocesi ancora maggiore visibilità perché Porto–Santa Rufina è fra le Chiese che hanno una maggiore densità di popolazione proveniente da altri paesi. Suo desiderio è arrivare a formare un consiglio permanente delle varie comunità sul territorio e raggiungere le altre che sono presenti ma ancora non sono emerse, aiutarle a rendersi visibili anche attraverso la collaborazione delle comunità etniche già costituite: consci delle medesime difficoltà, possono aiutarsi vicendevolmente e le più anziane possono sostenere le nuove.
Diverse comunità hanno partecipato all’incontro: nigeriana, srilankese, slovacca, polacca, filippina, romena. C’era anche la parrocchia di Santa Lucia in Pontestorto, nel cui territorio è presente il Cara, il Centro d’accoglienza per richiedenti asilo.
I rappresentanti hanno raccontato con dettaglio le attività pastorali annuali, rilevando anche alcune difficoltà. Il vescovo ha ribadito in proposito che finché sono in Italia Porto– Santa Rufina è la loro Chiesa: non si devono sentire ospiti, ma figli a tutti gli effetti. A conclusione dell’incontro Monsignor Reali ha ringraziato l’ufficio Migrantes per l’impegno e la passione con cui da anni segue le comunità. Apprezzamento e incoraggiamento poi per i responsabili, per il loro impegno in favore dei fratelli migranti; con l’esortazione a continuare e a cercare di avvicinare i nuovi.
suor Maria Grazia Pennsi, Migrantes diocesana