Una cerimonia che negli ultimi tredici anni abbiamo visto ripetersi tre volte nella nostra Parrocchia di Selva Candida, sempre con una speranza che si rinnova accogliendo chi arriva "nel nome del Signore". Il Vescovo nella serata di sabato scorso è stato tra noi per presentare il nostro nuovo Parroco, Don Federico Tartaglia. Don Federico lascia la Parrocchia di Cesano che ha retto per circa nove anni. Già missionario in Africa, ha cinquant'anni ed è pieno di vita e di voglia di fare. Lo abbiamo capito subito dalle parole e dall'atteggiamento, anche se ci ha assicurato che viene tra noi come "l'ultimo arrivato", cioè con umiltà e per un anno starà ad osservare e ad ascoltare.
La Chiesa era gremita di fedeli accorsi per vedere il loro nuovo pastore. Abbiamo ascoltato le parole di incoraggiamento del Vescovo, appena uscito dall'ospedale, e le promesse di fedeltà alla Chiesa e di obbedienza, che ogni sacerdote deve rinnovare all'inizio di un nuovo incarico nella Chiesa. Il coro ha solennizzato lo svolgimento della celebrazione che non è stata presieduta da Mons. Reali ma dallo stesso Parroco, concelebranti una quindicina circa di Sacerdoti venuti dalle Parrocchie vicine. Anziani e giovani, uomini e donne, alla fine della celebrazione si sono stretti attorno al nuovo pastore per manifestargli la loro gioia e l'entusiasmo di aprire un nuovo cammino.
Era dallo scorso gennaio che attendevamo il suo arrivo, da quando, cioè, Don Giannone è stato improvvisamente trasferito al Seminario di Anagni. Da allora la Parrocchia è stata guidata dal simpaticissimo Padre Aurelio della vicina Chiesa di Santa Gemma, coadiuvato dal giovane viceparroco don Salvatore e da don Norberto. Non è che abbiamo sofferto come orfani, però, si capisce, la stabilità di una guida è necessaria soprattutto per una Parrocchia grande e complessa come la nostra. Benvenuto, quindi, don Federico e guidaci con fortezza e serenità sulla via del Vangelo perchè oggi più che mai abbiamo bisogno di punti fermi nel nostro cammino, e la Parrocchia qui a Selva Candida, nonostante tutte le difficoltà possibili e immaginabili, è da sempre la casa accogliente per tutti.
Silvio Neri
foto: Gabriele Cantarella