Le Ancelle della Visitazione compiono 40 anni

Festa all'oasi Tabor a Santa Marinella

È con il cuore pieno di gratitudine a Dio ed alla Sua Vergine Madre che noi “Ancelle della Visitazione” insieme alla nostra Fondatrice ed a coloro che seguono il nostro cammino da vicino o da lontano, abbiamo innalzato il nostro “Magnificat!” il 29 giugno in occasione del 40mo anniversario di Fondazione.

Come Ancelle della Visitazione siamo state Fondate nel 1978 da Madre Vincenza Minet in Assisi dove la Madre, allora Figlia di San Paolo, si era recata per un momento di preghiera e riflessione in seguito ad alcune realtà che si era trovata ad affrontare riguardo l’ospedale di Albano dove lei era la Provinciale.

Il Mistero dell’Amore di Dio, che fa cose nuove, ha fatto sì che lei, raggiunta poi presto da altre 32 sorelle in Assisi, si ritrovasse, insieme con loro, senza nulla materialmente, ma ricche di fede, amore, speranza nel realizzare quanto Dio faceva loro comprendere pian piano.

L’allora vescovo di Assisi, Mons. Dino Tomassini comprese che la mano di Dio guidava queste sorelle e il 29 giugno 1978, alla presenza del suo vicario, Padre Francesco, e dell’allora abate di San Paolo, Padre Nardin, eresse queste sorelle a Pia unione, il primo passo per poi essere riconosciute, nel 1981 come Congregazione di diritto Diocesano in Roma e, nel 1999, dal Santo Papa Giovanni Paolo II, come Congregazione di diritto Pontificio. Da allora con grande entusiasmo, coraggio e soprattutto tanta fede ed amore per Dio e per la Sua Chiesa, la Madre Vincenza, oggi 89enne, non si è risparmiata un attimo ed è andata per il mondo per portare la gioia del Vangelo ed il servizio ai poveri di ogni tipo attraverso le varie sorelle che si sono aggiunte al gruppo originario. Ora molte sorelle della “prima ora” sono andate a cantare il loro Magnificat in cielo mentre ancora 12 sorelle della prima ora ormai anziane e malate, si sono strette con gioia attorno alla Madre circondate dalla gratitudine delle giovani sorelle di tutto il mondo che hanno cercato con canti, danze e varie iniziative, di mostrare la loro gioia.

Tutto è iniziato con una preparazione di tre giorni a cui sono intervenuti don Roberto Salimbenis, cappellano dell’Oasi Tabor di Santa Marinella, dove vive la Fondatrice con altre 54 sorelle;  Sr. Elisa Kidanè delle suore comboniane, don Salvatore Rizzo, parroco di San Giuseppe a in Santa Marinella che ci ha conosciute dai nostri  primi passi in questa zona, Don Giovanni Di Michele, vicario episcopale per le religiosi. Tutti costoro ci hanno parlato ed aiutato a riflettere sulla “santità” secondo l’invito del Santo Padre.

Il 29 giugno, poi, la gioia grande di accogliere il nostro vescovo Gino che ci ha sempre seguite ed accompagnate durante questi anni da quando lui ha avuto l’incarico di essere il Pastore della Diocesi. Pur nella fragilità della sua salute, ci ha dato la gioia di essere con noi e di accompagnare Madre Vincenza, nostra Fondatrice, Sr. Maddalena, Superiora Generale, e le “Sorelle della prima ora”, precedute dalle Sorelle più giovani che portavano le bandiere dei vari Paesi dove la Madre ha posto, con l’aiuto di Dio, le nostre dimore, fino all’altare del Santuario della Visitazione, per la celebrazione Eucaristica, durante la quale il Magnificat di ringraziamento si è innalzato in lingue e modi diversi.

Momento di grande emozione per tutti quando, durante il pranzo che si è svolto all’aperto, sotto il portico dell’Oasi Tabor, alcuni rappresentanti dei nonnini ospiti nella nostra casa si sono presentati adeguatamente vestiti, per cantare con noi e vivere con noi il momento della gioia fraterna, con canti, danze, fiori e riflessioni toccanti! Un vero Magnificat vivente.

Che questo canto continui a risuonare e a diffondere la gioia della Presenza del Signore per gli anni che verranno, ovunque il Signore ci chiamerà ad essere, come Maria nel Mistero della sua Visita ad Elisabetta, portatrici della gioia della Presenza di Cristo a tutta l’umanità ed in particolare, come la Madre Vincenza ha scritto ripetutamente, a coloro che sono nella povertà e nell’abbandono, presenza dell’amore di Dio che è il solo a fare meraviglie.

Suor Noemi Minicucci, Ancelle della Visitazione

(03/07/2018)

 

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