I riti della Pasqua a Santa Severa
Esistono verbi come amare, astenere, mangiare, digiunare, evitare, condividere, ascoltare, vivere, partecipare, pregare, comprendere, vedere, essere, gioire, etc. che offrono la possibilità di definirci figli adottivi di Dio Padre perché da Lui creati. A noi compete l’incarico di metterli in pratica ogni giorno e quale tempo migliore per concretizzarli, e così realizzarci, se non la Settimana Santa; i sette giorni forti, di preghiera e con riti religiosi che si susseguono quotidianamente, che ci rinvigoriscono spiritualmente anno dopo anno. Sono secoli che la Chiesa Cattolica li tramanda e noi li ripetiamo puntualmente con impegno, intensa adesione e condivisione totale poiché di tutti noi è la missione di trasmettere ai più giovani la bellezza della Fede, di credere e fidarsi di e in Gesù, il Cristo Figlio del Dio Vivente: solo così tutti potremo partecipare la Chiesa e comprendere della nostra esistenza, l’essere creature che il Padre Creatore ama, riamato e capire che Gesù Cristo esiste.
Sin da prima del Mercoledì delle Ceneri, inizio del Tempo di Quaresima, per giungere alla Domenica delle Palme avvicinamento alla Settimana Santa così importante per la Chiesa e per i Cristiani, era scaturita l’idea di condividere totalmente coi ragazzini della Catechesi di Confermazione le attività liturgiche e pastorali della stessa; vale a dire farli partecipare agli appuntamenti che sono il fulcro, il nucleo del Mercoledì e Giovedì Santo e del Triduo. Ora, possiamo affermare che il risultato finale di questa esperienza, ci fa ben sperare.
Pur non essendoci numeri di popolazione importanti, e considerato che la parrocchia di Santa Severa può contare su circa 1000 anime, questi ragazzini e le mamme hanno accettato di buon grado la proposta avanzata da d. Stefano e dai Catechisti, all’interno del percorso conclusivo dell’Iniziazione Cristiana: il fine è stato di offrire d’essere piccoli testimoni della vita della Chiesa Locale, e non per sentito raccontare da altri. Quindi, eccoli in Chiesa Cattedrale dove hanno potuto incontrare e conoscere il nostro Vescovo Gino ma soprattutto rendersi conto che la realtà ecclesiale è molto di più di quanto immaginato, che i confini della parrocchia sono molto più estesi, che i Cristiani sono numerosi come i 120 presbiteri e i diaconi concelebranti e i seminaristi intorno all’Altare, il coro, ovviamente il luogo, le religiose e i religiosi, i tantissimi fedeli compartecipanti. Tutto ha contribuito a offrire i profili belli e solenni della Chiesa di Cristo Gesù, e soprattutto potranno finalmente dire: io c’ero, ero lì, ho visto coi miei occhi e sentito con le mie orecchie. Le foto con il Vescovo, lo scambio vicendevole dei saluti e degli auguri, sanciscono il termine di questo primo appuntamento e sono sicuramente emozionati, i ragazzini, e nel fare ritorno alle case … in cuor nostro ci teniamo stretto il bellissimo pomeriggio trascorso con Gesù in Chiesa.
Giovedì Santo ore 20.30, gli “apostoli” nel rito della lavanda dei piedi in una chiesa parrocchiale gremita di fedeli; hanno partecipato l’Ultima Cena del Signore Gesù, lo spegnimento delle campane e l’avvicinarsi dei giorni fatali che ci condurranno alla salvezza e questo, nella solennità della partecipazione al rito dell’Adorazione all’Altare della Reposizione, ha loro permesso quel piccolo passo in avanti rendendoli più consapevoli d’essere giovanissimi Cristiani. Il Venerdì Santo quando alle 15, ora nona, sempre in chiesa abbiamo rivissuto la Passio Christi, erano lì ad ascoltare ed è oramai sera, quando purtroppo la pia devozione della Via Crucis non avviene nel percorso tradizionale, cioè il castello di Santa Severa, per via del temporale che impedisce lo svolgimento.
E il Sabato del grande Silenzio, ma eccoci alla benedizione del cibo e poi alla sera per la Veglia della Pasqua. Il buio totale della chiesa li sorprende, non sanno che è così che inizia, e dopo l’accensione del fuoco nuovo e del Cero pasquale l’invocazione del Lumen Christi e il Deo Gratias: riconoscono il latino! Tutto si riaccende in chiesa, ed ecco la Parola di Dio, nel segno dell’acqua e del rinnovare le promesse battesimali, la Liturgia Eucaristica stiamo completando il nostro cammino Pasquale che solo col Gloria e lo “sciogliere” le campane e nella Risurrezione del Cristo si completa affermando che la morte è sconfitta e allora gioia ed allegria, poiché Gesù Risorto è Vivo e sempre con noi, tra noi.