Dove va la comunicazione della Chiesa

Convegno presso l’oratorio della chiesa San Francesco d’Assisi di Marina di Cerveteri
È stato un pomeriggio all’insegna della cultura coniugata con la fede. Alcuni giorni fa presso l’oratorio della parrocchia San Francesco d’Assisi a Marina di Cerveteri si è dato vita ad un convegno “Dove va la comunicazione della Chiesa”, in occasione del nuovo libro “Santa Marta. Riflessioni sulle Omelie di Papa Francesco” di Gianpiero Gamaleri, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana, edite su “Il mio Papa”, settimanale della Mondadori. Sono le omelie che il Santo Padre pronuncia alle 7 del mattino durante la Messa a Santa Marta – meditazioni personali espresse ad alta voce davanti a una ristretta assemblea – non solo riflessioni e preghiere interiori legate ai valori eterni della Bibbia e del Vangelo, ma la “lente” con cui il Papa legge e interviene nelle grandi scelte che riguardano il mondo in cui viviamo. Oltre a Gamaleri, professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, (dal vastissimo curriculum), gli altri relatori erano Ugo Apollonio, ex docente di giornalismo alla Luiss, Antonio Augenti, Direttore Centro Servizi Educativi Consorzio Universitario Humanitas - Roma, e Giulio Cesareo, direttore della Libreria Editrice Vaticana.
 
Nella sala un folto pubblico ha assistito con grande attenzione all’interessante dibattito cui ha dato l’avvio il parroco Mons. Domenico Giannandrea con un’introduzione ispirata alla Bibbia, <<ci imbattiamo in un episodio particolarmente significativo per illuminare il concetto di comunicazione e cogliere come essa sia stata vissuta nella Chiesa delle origini. E come i primi cristiani dimostrarono di aver assimilato l’attitudine dialogica del loro Maestro, ossia la capacità di ascolto, dialogo e confronto di Gesù di Nazaret, maestro di comunicazione>>. Si è entrati dunque nel vivo della conferenza con queste poche, chiare parole che hanno fatto da leit motiv all’intero convegno. Attraverso suggestivi fotogrammi che hanno ricreato perfettamente lo spirito delle parole del Vangelo, il prof. Gamaleri ha commentato e spiegato i vari momenti, storie e personaggi che popolano le Scritture. Ha sottolineato tuttavia <<l’esigenza di “personalizzare” la parola del Papa, di ricondurla al proprio contesto familiare, sociale, psicologico e culturale. Il richiamo più efficace è quello capace di creare un’eco, un rimbalzo da persona a persona, un passaparola dello spirito>>. Perciò è nato anche questo agile libro, composto da brevi citazioni del Papa (integrate anche da immagini e didascalie) che diano ancor più concretezza al testo, suggerendo riferimenti alla realtà di tutti i giorni.
 
E proprio alla vita quotidiana si è ricondotto l’intervento del direttore della Libreria Vaticana Cesareo quando ha dichiarato che Papa Francesco utilizza le parole come fossero una lettera indirizzata da Dio all’umanità; <<riesce a trovare nuove spiegazioni al Vangelo e darne risonanza che sono stimoli per tutti noi. Una comunicazione che si trasforma in conversione, cioè in capacità di fare dietrofront e “guardare” e “leggere” dunque con altri occhi anche la vita dei nostri cari>>. Più filosofico l’intervento del prof. Augenti che parla di una chiesa in cui oggi è difficile il cammino <<Stiamo vivendo momenti di crisi ed ecco che il Papa cerca strade e linguaggi nuovi per arrivare alla gente>>. Più provocatoria e vivace la relazione del prof. Apollonio che tira in ballo fatti del Vaticano legati alla cronaca e all’attualità e oggetto di inchieste da parte dei giornalisti per far emergere verità a volte scomode e impopolari.
 
A concludere il dibattito le parole del parroco Giannandrea <<…la comunicazione è trasformante: non è un pacco che si recapita, ma un incontro che trasfigura. Il metodo dialogico della prima comunità resta l’emblema di una comunicazione sempre possibile, perché la Scrittura continui a parlare all’uomo e alla donna di oggi, e la fede continui a essere spazio di ricerca condivisa>>.
 
Danila Tozzi
 
Stampa news