Il rischio del Vangelo

L’elemosiniere del Papa al ritiro dei sacerdoti

«Il Vangelo è una cosa concreta, non si tratta di idee, ma di fatti; è perfino rischioso». Ce lo ha detto ieri l’Arcivescovo Elemosiniere di Sua Santità, Konrad Krajewski, che Mons. Reali ha invitato a parlare ai sacerdoti. È un volto inedito, perfino insospettabile, quello di “Don Corrado”, che abbiamo la fortuna di avere con noi, in una delle sue rare uscite pubbliche. La sua non è una conferenza, ma una testimonianza. Parole vere, nate dal cuore, dall’esperienza diretta di un cerimoniere pontificio diventato ad un certo punto “braccio operativo della carità del Papa”. Una vocazione nella vocazione.

Sì, perché il Papa gli ha vietato di andare in giro a parlare dei poveri, ordinandogli piuttosto di lavorare per i poveri, e di stare con i poveri. Abbiamo ascoltato la sua testimonianza con grande attenzione dall’inizio alla fine, e in assoluto silenzio – già, anche questo è da notare. Don Corrado ci incanta, attingendo dal ricco patrimonio di ricordi, essendo stato accanto a quegli uomini straordinari che sono i Papi. In pochi tratti, eccoli tutti e tre: il mistico San Giovanni Paolo II, immerso nella preghiera e forgiato dalla sofferenza; il teologo Benedetto XVI, profondo nel pensiero ed umile nel portamento; e infine il dinamico Francesco, vicino ai poveri … con questa sua rinnovata attenzione ai dimenticati della società, da sempre nel cuore della Chiesa, capace di suscitare una straordinaria risposta di solidarietà che quotidianamente passa per le mani dell’elemosiniere, suo inviato speciale tra gli ultimi.

Ci dice Don Corrado: «Non dobbiamo mai dimenticare che facciamo la carità a nome di Gesù, altrimenti sbagliamo tutto. Gesti, parole, sorriso, tutto deve esprimere il Signore; per questo dobbiamo, prima di tutto, essere suoi». Ci è stata chiesta discrezione sul contenuto del colloquio, però un paio di confidenze di Mons. Krajewski vogliamo riportarle: “Il Papa mi ha detto all’inizio di questo incarico: Vendi la scrivania, non voglio vederti in ufficio, il tuo posto è con i poveri: stai con loro, vivi con loro!”. E infine, ma non per ultimo, quello che è il fondamento di tutta l’azione caritativa ed apostolica, una domanda che è uno stimolo per  ogni prete: “Oggi ti sei abbronzato davanti al Santissimo Sacramento?”.

Eccolo, quell’Arcivescovo che non ti aspetti.

roberto leoni

(18/10/2018)

 

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