È tornata per le strade di Casalotti la processione di Santa Gemma, patrona della chiesa parrocchiale di Sante Rufina e Seconda. Ultimo atto di una festa densa, piena di collaborazione che dall’8 all’11 ha raccolto la gente nel borgo di Porcareccia. Ma questo gesto di devozione che ha richiamato gente sui balconi, alcuni addobbati altri chiusi, è stato frutto di un impegno costante. È l’energia di una parrocchia che ha vissuto tante epoche segnate da parroci e parrocchiani disposti a camminare insieme. Oggi con padre Aurelio D’Intino e gli alti passionisti, continua il racconto di questa famiglia, con persone che l’hanno vista nascere, e con altre nuove. Magari arrivate da poco nella periferia di Roma. O semplicemente coinvolte perché incuriosite della vita della Chiesa. Tutte però legate a una storia fatta di accoglienza, che continua a coinvolgere tante persone.
E allora tutti insieme, con passione e amicizia, per dare nuovo impulso alla festa. Pensarla, organizzarsi, farla. La fatica ha premiato gli sforzi e la gente non è mancata. La domenica della festa, che coincideva con la Santissima Trinità, la chiesa si è riempita per onorare la giovane santa. Una ragazza che colpisce ancora per il suo viso così malinconico quanto sereno, Il parroco ha sottolineato la grande fede di Gemma, il suo desiderio di essere totalmente rivolta a Gesù. Attraverso il suo esempio e la sua fedeltà, spiega il sacerdote, la parrocchia può continuare a crescere e offrire un luogo di incontro e di crescita per tutti. Dopo il ritorno dalla processione, c'è stata la benedizione e subito la festa nello spazio del parcheggio, diventato una spaziosa platea grazie all’impegno e alla costanza dei volontari.
Red.
(21/06/2017)