Dopo la domenica cosiddetta “laetare”, quarta nel cammino quaresimale, l’Azione Cattolica di Porto Santa Rufina fa il bis di “gioia” con un weekend alternativo per giovanissimi nella quinta domenica di quaresima, precisamente dal sabato pomeriggio del 1 aprile alla domenica mattina del 2 aprile, e lo fa proprio con l’aiuto dei tre fratelli protagonisti del racconto evangelico: Marta, Maria e Lazzaro. Un ritiro pensato e preparato dall’equipe di educatori AC per il settore giovani, costruito su misura per la fascia di età dai 13 ai 18 anni, ambientato nella Cittadella Ecumenica di Riano che ha visto il movimento di circa cinquanta partecipanti provenienti da Fiumicino, Maccarese, Ladispoli e Selva Candida.
La storia della morte di Lazzaro rivela in ciascun ragazzo un affascinante insegnamento sulla presenza di Dio nella propria vita, soprattutto nei moneti difficili e dolorosi: l’intero pomeriggio di sabato 1 aprile è stato dedicato all’esperienza dei “dubbi di Marta”, tramite attività orientate a far emergere luci e ombre, certezze e perplessità del giovanissimo riguardo a sei diversi ambiti di vita: la famiglia, la scuola, la fede, le passioni, gli amici, il futuro. Un percorso intenso che ha condotto i ragazzi, come Marta, davanti ad un sepolcro allestito nella penombra di una cappella illuminata da una sola candela, simbolo di Gesù davanti al sepolcro del suo amico di Betania, Lui, luce che illumina i dubbi della vita e sostiene nei momenti bui della quotidianità. Il ragazzo, solo una volta ritrovata la luce necessaria, può ricominciare una nuova riflessione dei sei ambiti di vita, dopo un buon pezzo di pizza e con l’aiuto dell’elaborazione di brevi scene che rappresentino le nuove possibilità offerte al giovanissimo di oggi.
Ma al mattino seguente un grido riecheggia nel giovanissimo cuore: “Togliete la pietra!” grida il Signore davanti al sepolcro chiuso di ogni ragazzo, chiuso per paura, per vergogna, per tristezza. È il grido innalzato attraverso il breve tempo di deserto introdotto da un’attività sul cattivo odore che emanava il corpo di Lazzaro dentro la tomba: è la puzza del peccato quella che ogni uomo tende a nascondere, ma Gesù cerca proprio quella, anzi, va oltre perché vuole la salvezza di tutti, soprattutto delle anime giovani! Per questo motivo dopo l’esperienza del deserto, momento che ha attirato i giovanissimi nonostante la pioggia, il punto di arrivo per molti di loro è stata la riconciliazione con Dio attraverso il sacramento del perdono. Pace, tranquillità, novità, voglia di cambiare, amicizia con Dio, senso di misericordia… queste alcune delle parole confidate dai ragazzi nel cerchio di condivisione che ha preceduto la santa Messa conclusiva presieduta dall’assistente unitario diocesano di Azione Cattolica, don Giovanni Soccorsi.
Con il termine del pranzo volge al termine anche questo ritiro per i nostri giovanissimi della diocesi, ormai nelle stanze della Cittadella per rifare i bagagli e tornare a casa, ma prima di andarsene si cerca di scoprire insieme cosa si mette di nuovo dentro il proprio zaino: certamente tutti portiamo in quello zaino la freschezza di una chiesa portuense giovane e forte, capace di entusiasmo e profondità. Un bella speranza per gli educatori di AC che si preparano al prossimo appuntamento estivo per gli stessi ragazzi, e per chi vorrà aggiungersi in questa avventura, cioè il campo per giovanissimi fissato dal 17 al 23 luglio 2017 presso la casa salesiana “don Enrico Vitti” di Settefrati (FR), vicino al santuario mariano di Canneto immerso nel verde del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Salvatore Barretta
(07/04/2017)