Abbattere i muri per essere fratelli

Il seminario interconfessionale e la messa del vescovo a Riano aprono la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani.

Sabato 14 si è svolto il XXX  Seminario di Studio interconfessionale sul tema della Settimana di Preghiere per l’Unità dei Cristiani di quest’anno: “L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”. Alle ore 09.30, il Superiore della Famiglia Ecumenica, don Giorgio Salvi, ha rivolto un caloroso saluto ai relatori ed ai partecipanti, facendo una breve introduzione al seminario, suddividendolo in tre momenti: l’ascolto, il dialogo, la preghiera comunitaria.

È seguita la relazione di monsignor Francesco Pio Tamburrino, arcivescovo emerito di Foggia-Bovino, incentrata sul perdono ecumenico, in cinque punti: 1. “L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”; 2. Il Dio del perdono; 3. Il perdono di Dio per mezzo di Cristo; 4. Il perdono vicendevole; 5. Il perdono ecumenico. Soffermandosi sul quinto punto, ha sottolineato che «Perdonare le offese è lo stile nuovo che la Chiesa ha assunto nella evangelizzazione del mondo attraverso richiesta e offerta generosa di perdono, quali l’abbraccio che il papa Giovanni Paolo II ha dato nel carcere al suo attentatore e l’umile riconoscimento delle responsabilità storiche nelle fratture che si sono venute a creare tra la Chiesa cattolica e le altre confessioni cristiane e anche nei confronti dell’ebraismo». Ha quindi ricordato altri momenti storici significativi di riconciliazione, a cominciare dalla Dichiarazione congiunta da Papa Paolo VI e dal Patriarca Atenagora I (7 dicembre 1965), con la quale abolivano le reciproche scomuniche del 1054. Per concludere, il relatore afferma che il perdono è come il rinnovarsi della creazione, il compiersi della redenzione. È l’atto di amore redentore di Dio che fa rinascere l’uomo, gli fa ricuperare la vita. 

Il secondo relatore, padre Gabriel Greavu, che guida la parrocchia ortodossa-rumena di Riano dedicata a Santa Filotea, ha esposto il tema ripercorrendo le tappe più importanti del dialogo teologico cattolico-ortodosso, alla luce dei documenti ufficiali del Grande e Santo Sinodo di Creta del 2016 (Le relazioni della Chiesa Ortodossa con il resto del mondo cristiano), con la relativa Enciclica del Santo e Grande Sinodo della Chiesa Ortodossa; il Documento di Chieti, sull’esercizio del primato e della sinodalità nella Chiesa, approvato a Ravenna nel 2007, dialogo che va avanti adagio, ma che non si ferma. Dopo le relazioni, si è fatto un breve pellegrinaggio cattolico-ortodosso, dal cortile superiore di Taddeide, alla Cappella bizantina curata da Padre Gabriel, nella zona del Cenacolo della stessa Taddeide.

Durante il pomeriggio si è svolto un intervento sull’iconografia, fatto dalla signora polacca Katarƶyna Malarska, la quale, assieme al consorte Alessandro Croce ha fatto un’esposizione di icone bizantine da lei dipinte. Il seminario si è concluso con la liturgia della parola prevista per quest’anno, mirata alla demolizione di muri che l’uomo si costruisce con i propri vizi, vinti dalla croce di Cristo. 

Domenica 15, il nostro Vescovo, Mons. Gino Reali, ha presieduto la Messa delle ore 12 (concelebrata dai nostri Sacerdoti: Don Giovanni Salvi, Don Biagio Calasso, Don Massimiliano Claro) per l’apertura della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. Durante l’omelia ha commentato le Letture della liturgia del giorno.  Soffermandosi sulla prima lettura ha sottolineato come il profeta Isaia ci ricorda che Dio chiede ad ognuno di andare avanti, di osare fino a diventare capaci di essere luce delle nazioni che porta la salvezza fino all’estremità della terra. Perché ciò possa avvenire, da parte nostra ci deve essere la disponibilità del servo, la disponibilità di Gesù che dice al Padre: “Ecco, io vengo per fare la tua volontà”.

Suor Mariangela Congiu
Ufficio di Ecumenismo

16/01/2017

 

 



 

 

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